Parliamo di Cartomanzia con Felisia

Come si può spiegare che cos’è la Cartomanzia ,Possiamo in tanto pensare alla prima regola ciò che sta alla base e la definizione è “come sopra cosi sotto”. Questa frase richiamo al mondo metafisico (sopra) e al mondo in cui realmente viviamo (“sotto”). Ma quale la risposta perché la CARTOMANZIA sopratutto  In base ai significati delle singole carte la stesura ricava delle informazioni suggerimenti su cosa  saranno le conseguenze se facciamo certe scelte oppure addirittura dirci che cosa accadrà indipendentemente dalle nostre azioni.

La stessa parola cartomanzia infatti significa “arte” di predire il futuro attraverso le carte. Poiché non vi è nulla di testimoniabile concretamente, la cartomanzia non viene definita una scienza, bensì appunto un’arte, un’attitudine. Quest’ultima, per potersi realizzare necessita di uno strumento e di un mediatore. Il mediatore in questione è il cartomante che ha il compito di interpretare le carte e lo strumento sono le carte. Rispetto allo strumento anticipiamo che verrà approfondito in seguito; per ora ci limitiamo a dire che si possono utilizzare carte differenti: i tarocchi, le sibille, le carte napoletane etc etc.

Oltre a conoscere ovviamente il significato delle carte il cartomante deve avere la capacità di interpretarle, ossia possedere il “dono” che spesso viene tramandato da generazione in generazione (non è un caso infatti che la maggior parte dei/delle cartomanti provengano da contesti famigliari in cui i genitori o nonni a loro volta sono dei cartomanti).

Ma quando è nata la cartomanzia? Oralmente si tramanda che abbi origini antichissime, di fatto le prime testimonianze cartacee risalgono al fine ‘700, più precisamente nel 1770 quando è stato pubblicato il testo intitolato “ou la seule manière de tirer les cartes” ad opera di Etteilla. Questo fu il primo manuale di cartomanzia: all’interno del testo infatti Etteilla spiegava in che modo utilizzare il mazzo di carte da gioco per predire il futuro. Il testo riscosse subito consenso tra la folla tanto da spingere l’autore a produrre un’altra opera, una quindicina d’anni dopo, dedicata esclusivamente alla lettura del futuro tramite i tarocchi

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